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Lucia Bova - arpista
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LUCIA BOVA About her
 
  Ascoltate questa raccolta di pezzi suonati da Lucia Bova e avrete eloquente conferma di come idioma tradizionale, sperimentazione timbrica ed espressiva e nuove forme di virtuosismo possano convivere o anche intrecciarsi con grande attrattiva. Lucia Bova interpreta pezzi storici come Sequenza II di Luciano Berio, In a Landscape, Dream e Postcard from Heaven di Cage accanto a Fall (1991) di Kaija Saariaho, Reconstructions (1992) di James Dashow, Un giardino a mente vuota (1996) di Fernando Mencherini e Quaderni 6 (2006) di Maurizio Giri. [ … ] La limpidissima qualità interpretativa in cui si congiungono rigore e invenzione costituisce il filo che percorre poetiche, concezioni sonore, scritture molto differenti e imprime al vario programma una forte impronta unitaria sia che l’arpa suoni come un arcano, magico carillon sia che diventi una metallica e aggressiva cassa di risonanza sia che dialoghi o si mimetizzi con i suoni elettronici.
Cesare Fertonani, Amadeus, Luglio 2012
   

   
  […] Lucia Bova è un’arpista squisita e ama in particolare la musica nuova.[…]
Lucia Bova is an exquisite harpist and especially loves new music.
Mario Gamba, Il Manifesto 14 luglio 2012 Alias. Contemporanea
   

   
  A full and fascinating harp homage to John Cage (1912-1992), both in the works performed as well as for their provocative and instructive selection which yet challenges the instrument in an intelligent fashion even with electronics.” Lucia Bova, arpa – Cd Atopos
Angelo Foletto, La Repubblica, 12/02/2012
   

   
  Promosso da «Musica per Roma» e dall’Accademia di S. Cecilia, il concerto-omaggio alla compositrice russa Sofia Gubaidulina ha da poco avuto luogo in Sala Petrassi nel Parco della Musica [ … ] Bellissimo il primo brano, un trio di arpa trattata per trarne suoni filiformi e non pizzicati (Lucia Bova), di viola (Luca Sanzò) e di flauto (Manuel Zurria).
Paola Pariset, Il Tempo, 10 Aprile 2013
   

  I have had the opportunity to work with Miss Lucia Bova on an extremely difficult program. It was for me a great pleasure: Lucia Bova is musically and technically impeccable. She deserves everything that can be given to a musician of her quality.
Napoli, 8/5/1992, Luciano Berio

Ho avuto occasione di lavorare, per un programma molto difficile, con la signorina Lucia Bova. È stato per me un grande piacere: Lucia Bova è musicalissima e tecnicamente ineccepibile. Merita tutto quanto può essere dato a una musicista delle sue qualità.
Napoli, 8/5/1992, Luciano Berio
   

   
  Ms. Bova performed in the premiere performance of Bruce Saylor’s Diptych for voice, flute and harp.
Ms. Bova was an effective artistic collaborator to mezzo-soprano Constance Beavon and flutist Lauren Weiss. They all advocated strongly on behalf of the composer and presented a most successful rendition of Saylor’s recently completed work.
Ms. Bova is an excellent instrumentalist and demonstrated her great musicianship, secure technique, and refined artistry.
15/4/2005, Max Lifchitz, President of National Association of Composers, USA

[La Sig.a Bova ha suonato per la prima esecuzione assoluta di Diptych per voce, flauto e arpa.
La Sig.a Bova ha collaborato artisticamente con il mezzosoprano Constance Beavon e la flautista Lauren Weiss. Tutte loro hanno fortemente sostenuto per conto del compositore e presentato con estremo successo l’esecuzione dell’ultimo lavoro di Bruce Saylor, recentemente completato. 
La Sig.a Bova è una eccellente strumentista ed ha dimostrato la sua grande abilità musicale, la sua tecnica sicura e la sua raffinata abilità artistica.
15/4/2005, Max Lifchitz, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Compositori, USA.]
   

   
  Scrivendo espressamente per un'interprete come Lucia Bova, dotata di una originalità e di un talento esplorativo così forti, mi sono sentito costretto a ripensare totalmente la mia musica insieme con le possibilità stesse dello strumento. È stato come se, con una simile interprete, si aprisse inaspettato un nuovo paesaggio.
Roma, 5/5/1990, Fernando Mencherini
   

 
  I had the opportunity to hear the harpist Prof. Lucia Bova on the occasion of a contemporary music concert where she was engaged in performing the particularly difficult compositions of F. Mencherini, L. Berio, F. Pennisi, H. Holliger, L. Einaudi and R. Bianchini. I found her admirable not only for her technical and musical qualities but also for her ability to assimilate the many musical languages, thanks, undoubtedly, to her rigorous and cultivated preparation which at the same time is historically knowledgeable. […] Convinced of this, I decided to compose for Lucia Bova “Due pezzi modali” for solo harp, and I asked her to record them. […] I once again had the confirmation of her talent, her high technical and musical capabilities, and also of her personal seriousness, rigor and precision.
Roma, 8/7/1991, Ennio Morricone

Ho avuto occasione di ascoltare l’arpista Prof. Lucia Bova in occasione di concerti di musica contemporanea dove era impegnata in composizioni particolarmente difficili di F. Mencherini, L. Berio, F. Pennisi, H. Holliger, L. Einaudi, R. Bianchini e sono rimasto ammirato per la qualità tecnica e musicale ma anche di assimilazione dei vari linguaggi dovuta, certamente, a uno studio rigoroso e colto ma anche storicamente consapevole. (Sono convinto che certi risultati non sono mai casuali.) [ … ] Convinto di quanto affermo ho voluto scrivere per Lucia Bova “Due pezzi modali” per arpa sola e l’ho chiamata ad eseguirli in sala di registrazione (il 2 luglio allo Studio Forum di Piazza Euclide dove abitualmente registro le mie musiche). Ho avuto ancora conferma del Suo talento, della sua bravura, musicalità e tecnica. Ma anche della serietà, rigore e severità che animano la sua persona.
Roma, 8/7/1991, Ennio Morricone
   

   
  J’ai compté parmi mes stagiaires Lucia Bova jeune harpiste Italienne qui m’a beaucoup interessée, tant par ses qualités de Harpiste que se qualités Humaines.
Excellente musicienne, technique da Harpe de haut niveau, grande concentration, ces qualités me font penser que Lucia Bova a un grand avenir devant elle, d’autant plus que c’est une jeune fille rayonnante et pleine de charme. Elle m’a tout de suite séduit… Je lui souhaite beaucoup de succès! C’est une bonne ambassadrice de la musique … et de la Harpe.
Juillet 1989, Elizabeth Fontan-Binoche, Professeur au Conservatoire Nationale de Region de Nice.

[Ho avuto tra le partecipanti al mio corso Lucia Bova giovane arpista italiana che mi ha molto interessata tanto per le sue qualità di Arpista quanto per le sue qualità Umane. Eccellente musicista, tecnica arpistica di alto livello, grande concentrazione, queste qualità mi fanno pensare che Lucia Bova ha davanti a sé un grande avvenire tanto più che è una ragazza raggiante ed incantevole. Ella mi ha subito affascinata. Io le auguro molto successo! … È una buona ambasciatrice della musica … e dell’arpa.
Luglio 1989, Elizabeth Fontan-Binoche, Professoressa al Conservatorio Nazionale della Regione di Nizza.]
   

   
  Lucia Bova è un’arpista molto preparata, tecnicamente ferratissima, dal suono bello e molto potente, assai precisa ed estremamente coscienziosa. [ … ] Ritengo quindi Lucia Bova una delle migliori arpiste di oggi, a suo agio sia con il repertorio classico che contemporaneo, che essa stessa ha contribuito ad arricchire con l’entusiasmo collaborativo e lo stimolo tecnico che offre ai compositori.
Luglio 1998, Claudio Ambrosini
   

   
  Colgo l’occasione per farle i miei sinceri complimenti per la registrazione che mi ha mandato e particolarmente per la sua interpretazione di “Vega” di cui ha compreso perfettamente le intenzioni e lo spirito.
15/6/1989, Ludovico Einaudi
   

   
  [ … ] Soprattutto ho apprezzato il Suo talento nella Sequenza di L. Berio, (brano molto impegnativo per lo strumento), sia sul piano esecutivo, che per l’indubbia qualità del gusto sonoro. [ … ]
6/2/1990, Arduino Gottardo
   

   
  [ … ] Complimenti! Sicuramente la sua arte otterrà l’attenzione e il riconoscimento che merita. Personalmente [ … ] ho apprezzato particolarmente il pulitissimo modo col quale sono stati disposti i diversi piani sonori in Vega di Einaudi e le splendide alchimie sonore [ … ] del pezzo di Sciarrino.
1990, Paolo Ugoletti
   

   
  Un’arpa in val di Chiana: la Bova da Bach a Britten
La Bova è brava, è dotata di un bel suono e di una pregevole duttilità interpretativa.
[ … ] Ha iniziato dal Seicento con una delicata sonata dell’inglese John Parry, e quindi si è cimentata con una toccata di Haendel, un Adagio di Carlo Filippo Emanuele Bach, una cadenza dalla Lucia di Lammermoor di Donizetti, per approdare infine ad autori moderni e contemporanei a lei più congeniali come Debussy, Britten, Fauré e Fernando Mencherini, presente fra gli spettatori e molto soddisfatto dell’interpretazione del suo Survival Bag.
Il Giornale, 14/8/1993, Franco Fayenz
   

   
  Un pubblico numeroso ha caldamente applaudito l’ensemble “La variazione” che oltre ai divertenti ed entusiasmanti Filippo Pina Castiglioni e Stefano Anselmi, ci ha fatto apprezzare il talento della flautista Elena Cecconi e dell’arpista Lucia Bova, brillanti esecutrici di alcuni lavori di Debussy e Ibert.
Il Gazzettino, 11/4/1996, (Mario Merigo)
   

   
  James Dashow [ ... ] uses a large orchestra for the computer portion of Reconstructions. The craftsmanship of the piece is impressive, and it is enjoyable in its own right. A work of this complexity can easily overwhelm the performer. Lucia Bova brings a powerful and sensitive talent to the many intricate demands of the score. I mention again the sense of history this piece evokes when listening to her performance, as I think she reveals a fresh virtuosity, precise in its understanding, and physically powerful in its endurance. Given the theatric possibilities of Reconstructions, and the quality of this realization, I can only hope that it will be programmed so that we may enjoy Ms. Bova in live performance.
Computer Music Journal, Vol. 21, No. 4 (Winter, 1997), p. 98, Larry Heyl.

[James Dashow [ … ] utilizza la parte al computer di Reconstructions come una grande orchestra. Il cesello del pezzo è impressionante ed assolutamente piacevolissimo. Un lavoro di questa complessità può facilmente sopraffare l’interprete. Lucia Bova affronta con formidabile talento e sensibilità le numerose intricate richieste della partitura. Voglio evidenziare  inoltre il senso storico che questo pezzo evoca ascoltando l’interpretazione di Lucia Bova, poiché ritengo che lei dia dimostrazione di un virtuosismo fresco, al tempo stesso chiaro nelle intenzioni e fisicamente vigoroso nella sua tenuta. Considerate le potenzialità teatrali di Reconstructions e la qualità di questa esecuzione posso solo sperare che sia inserito presto nelle programmazioni in modo da poter apprezzare la Sig.a Bova in esecuzioni dal vivo.
Computer Music Journal, Vol. 21, No. 4 (Winter, 1997), p. 98, Larry Heyl.]
   

   
  [ … ] Interessante anche la serata che i giovani del Rotaract hanno organizzato al Castello Miramare, con un applauditissimo concerto dell’arpista Lucia Bova. La giovane concertista – che ha al suo attivo studi di perfezionamento [ … ] e brillanti esibizioni in varie manifestazioni musicali di rilievo – ha confermato le sue spiccate qualità tecniche ed una raffinata sensibilità musicale, eseguendo impeccabilmente brani di Kirchhoff, De la Presle, Debussy, Hindemith e Salzedo.
Il Messaggero, 31/10/1986, S.G.
   

   
  [ … ] Lucia Bova ha tenuto due concerti presso questo Circolo Artistico [ …] dimostrando di possedere spiccate doti musicali ed ottima sensibilità artistica. Esecutrice impeccabile e raffinata ha riscosso notevole successo di pubblico.
29/4/1988, Adriano Gaito, Presidente del Circolo Artistico Politecnico di Napoli.
   

   
  For many years there has been a great need for a book such as The Modern Harp, written by the admirable artist Lucia Bova. [ … ]
In my opinion the harp ranks among the most versatile instruments ever invented. This versatility, or flexibility, paradoxically derives from the archaic nature of its most elementary mechanism: a string plucked by a finger. [ …] The age-old history of this contact – one should perhaps say “encounter” – and its extraordinary developments (not to mention its unpredictable future, which we must bear in mind) are laid out by Lucia Bova in all of their details, revealing her thorough knowledge and, if I may use the word, love of the instrument. [ … ]
My warmest thanks go to Lucia Bova for having offered us the fruit of her many years of effort, study, dedication and enthusiasm for an instrument that has been and is a privileged medium for music making, from the most ancient times up to today's most radical experimentation. [ … ]
Luis de Pablo
Madrid, march 2008, in Preface, L'arpa moderna


Da molto tempo si avvertiva la necessità di un libro come L’arpa moderna dell’ammirevole artista Lucia Bova.  [ ... ] A mio parere l’arpa è forse uno degli strumenti più versatili che l’uomo abbia mai inventato. Questa versatilità – flessibilità – proviene, paradossalmente, da ciò che vi è di  primigenio nel suo meccanismo originale: una corda pizzicata da un dito. [ ... ] La lunghissima storia di questo contatto – meglio sarebbe dire “incontro” – e le sue vertiginose vicissitudini (e, certamente, il suo imprevedibile futuro, non dimentichiamolo) sono narrate da Lucia Bova nei dettagli, con conoscenza e, permettetemi la parola, con amore. [ ... ] Ringrazio calorosamente Lucia Bova per averci offerto questo frutto di tanti anni di sforzo, di studio, di dedizione e di entusiasmo nei confronti di uno strumento che è stato ed è un veicolo privilegiato della musica dalla più remota antichità sino al presente più sperimentale.
Luis de Pablo
Madrid, marzo 2008, in Prefazione di L'arpa moderna.
   

   
 

Quando suona un angelo
Hai visto mai un angelo che suona? / Io l'ho visto ... / stamattina da Tolino / L'ho sentito ... / ero vicino ... / Hai visto mai cento colombe colorate / su un mare di fiori / in un prato? / Io l'ho visto ... /
stamattina da Tolino: / erano cento mani / di un angelo. / Accarezzando le corde / intonava mille note ... / facendo palpitare ...]
Bruno Basurto
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  Concerto per arpa
In una simbiosi di potenzialità espressiva, Lucia Bova e l'Arpa hanno offerto agli amici di «Dossier delle 7 Note» una eleganza fatta di suoni. La tecnica di questa arpista va dentro il suono con sicurezza, con grinta: dai glissando agli arpeggi, dal pizzicato alla melodia: il tutto con una sonorità eterea, ipnotica. Con un fraseggio sconcertante, finanche nella radiosa esposizione di ampie figure arpeggiate, con una gradazione dinamica realizzata con tocco poetico, il suono misterioso dell'Arpa di Lucia Bova, un suono misterioso e profondo come l'animo umano, ha dato corpo ad un madrigale in musica.
Lucia Bova ha offerto un sogno!
La Torre, Torre del Greco (NA), 10 Marzo 1987, Luigi Costa presidente di «Dossier delle 7 Note»
   
 
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